Questo progetto, focalizza la sua attenzione sull’area di Santa Gilla e San Paolo, in cui al momento possiamo trovare un immenso vuoto urbano tra città e stagno, e dove nonostante le sue potenzialità intrinseche, il sito a oggi appare degradato.
Doversi confrontare con aree così vaste è sempre complicato, in particolar modo, se la proposto e anche di tipo programmatico oltre che progettuale.
Dopo un’attenta e approfondita analisi del sito, Mi sono posto l’obiettivo di riconnettere trasversalmente il tessuto della città con la laguna, che oggi risulta tagliato fuori da tre arterie di traffico.
Ho così individuato un maglia regolare, dettata dalla trama viaria dei dintorni: questo mi ha permesso di creare una scansione ritmica dello spazio.
Dopodiché ho individuato tre aree funzionali, con in primis il parco della
laguna, che giace tra la riva della laguna e la strada s.s. 195, poi il parco Santa Gilla, di carattere più urbano, e infine la fascia degli edifici che lambisce la via San paolo, ospitando funzioni miste, da alberghi, uffici, social housing, e l’idea di creare il nuovo palasport/concerti della città.
Compositivamente il progetto è caratterizzato da tre elementi: Rilievo, linea e superficie, prendendo spunto dal padre dell’astrattismo Vasilij Kandinskij. Ognuno di questi elementi caratterizzo un comportamento dello spazio: il rilievo li separa, crea sorpresa, movimenta il paesaggio, ma permette anche la sosta. La linea porta con se l’idea intrinseca del movimento, e pertanto i percorsi s’identificano con questo segno, mentre le superfici sono gli spazi delle attività, degli eventi.
In un periodo di crisi economica come questo, è bene pensare a un progetto come questo anche in termini di fasi temporali.
Infatti, come si può rilevare dai disegni, il progetto verrebbe completato nel tempo, nella fattispecie ho individuato 3 fasi.
Masterplan complessivo della zona
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Assonometria con i percorsi principali
Assonometria Rilievi
Assonometria Superfici
Percorso interno del parco
